Chi sono i violenti? Tambellini solidarizza con i fascisti, gli antifascisti rispondono

Nella notte tra Venerdì 9 Settembre e Sabato 10, ignoti antifascisti hanno sanzionato 3 sedi di CasaPound Italia a Pescia, Grosseto e Lucca. Un’azione di imbrattamento congiunta che viene dopo anni di crescita del partito fascista, crescita andata di pari passo con l’intensificarsi delle violenze squadriste. Nel nostro territorio i fascisti locali era notoriamente uniti sotto Forza Nuova, da diversi anni FN è sparita e l’eredità politica dei naziskin, degli ultras lucchesi più violenti e della politica fatta con menzogne e manganello è stata presa proprio da CP che nel 2014 ha aperto una nuova sede centralissima e ha iniziato un percorso politico puntando su razzismo e menzogne anti-immigrato.

Il PD, in particolare il capogruppo Lucio Pagliaro(padre proprio di un militante di CP), il capo di gabinetto Matteo Garzella, e il Sindaco Tambellini, ha prontamente condannato l’azione e dato solidarietà al partito fascista. Un fatto gravissimo sopratutto in una città come Lucca, da sempre invasa da squadristi che cercano di piegare il fronte antagonista, e dove il governo della città non ha mai mosso un dito per risolvere questa situazione, anche perché chi affronta i fascisti nelle strade è proprio chi costruisce l’opposizione diffusa al governo locale e nazionale del PD. Questa scelta di dare solidarietà ai fascisti affossa sempre di più l’idea che nella giunta Tambellini ci sia alcunché di sinistra, e aggrava le responsabilità del Sindaco, che continua a tollerare e legittimare le violenze politiche pontificando su improbabile esigenze di rispetto e dialettica politica. Il Sindaco dovrebbe rinfrescarsi la memoria e rileggendo le cronache locali degli ultimi 15 anni forse anche lui si chiederebbe: ma chi sono i violenti?

Di seguito proponiamo il comunicato di Lucca Antifascista sulla vicenda:

Sembra che un po’ di letame davanti alla sede di un partito come CasaPound trasformi dei provocatori in vittime; tant’è che il PD Lucchese si è subito speso in dure condanne e in solidarietà con i “fascisti del terzo millennio”.
Lo stesso Sindaco Alessandro Tambellini ha dichiarato :”Quanto accaduto alla sede di CasaPound è da condannare senza riserve e non può avere alcun tipo di giustificazione […] La nostra Costituzione stabilisce molto bene l’ambito entro il quale avviene la discussione politica, con la garanzia per tutti di poter esprimere le proprie posizioni. […] Il rispetto di ciò che è diverso impone a tutti noi regole a cui ci dobbiamo attenerci per non trasformare la politica in scontro. “

Aggressioni, provocazioni e militanti che girano per la città con armi da fuoco rubate in appartamento: è questa la natura dei militanti di Casapound che, negli ultimi anni, si sono resi responsabili di 3 omicidi (Samb e Diob a Firenze, Emmanuel a Fermo) e di innumerevoli aggressioni in tutta Italia.
Sembra assurdo aggettivare come violenta un’azione che di violento ha ben poco, soprattutto se paragonata alle innumerevoli provocazioni e intimidazioni di cui i militanti dell’estrema destra sono stati frequentemente autori. Forse, a scandalizzare tanto, è stato l’uscire da quella correttezza politica che vede destra e sinistra discutere con garbo sulle pagine dei giornali mentre, nella realtà quotidiana, la città è invasa da squadracce fasciste che cercano lo scontro con chiunque abbia un pensiero politico non allineato al loro.

Alle parole preferiamo sostituire alcuni fatti che vedono protagonisti proprio quelli che oggi vengono definiti vittime:
– Il giorno dopo l’apertura della sede di CasaPound (nel 2014) una squadra di militanti, capeggiati da Fabio Barsanti, accerchia 3 ragazzi colpevoli di aver organizzato un volantinaggio antifascista il giorno precedente e li aggredisce con calci e pugni. La sera stessa tutto il quartiere viene imbrattato di svastiche e croci celtiche.
– L’estate scorsa ignoti irrompono nella sede dell’associazione Idefix di Lucca mettendola a soqquadro con devastazioni e scritte intimidatorie sui muri; tentano inoltre di appiccare un fuoco, fortunatamente senza esito positivo.
– Poche settimane dopo la stessa sede viene nuovamente imbrattata. Tra le varie scritte emerge “B – fascio littorio – T”, ossia la sigla con cui si firma il gruppo di tifosi “Banda Thevenot” legata a Casapound.
– Nel Novembre 2015 alcuni militanti del Blocco Studentesco organizzano un volantinaggio fuori dal liceo Scientifico Vallisneri aggredendo alcuni studenti della scuola rei di non condividere le loro idee.
– A Febbario 2016 un militante di Casapound Lucca viene fermato con una pistola carica (rubata in un appartamento) coltello, tondini di ferro e manganello.


A queste si sommano le innumerevoli aggressioni da parte di estremisti di destra che negli ultimi anni sono spesso, ma non sempre, finite sulle cronache locali.

La vera pericolosità sociale sta in un partito che fomenta odio, violenza ed emarginazione verso i migranti, verso le classi più povere e verso chi si oppone alla loro politica, non di certo in una secchiellata di letame su una sede incostituzionale. Se il “rispetto di ciò che è diverso per non trasformare la politica in scontro” di cui parla il sindaco vuol dire inventare bufale su casi di tubercolosi mai esistiti, presidiare i quartieri(organizzando delle vere e proprie ronde nere) o parlare a vanvera del dilagare di una violenza antifascista, noi diciamo che chi fomenta odio e violenza è qualcun’altro e che fortunatamente in città c’è ancora qualcuno che non si piega a questa logica di guerra ai più deboli. Ancora più assurdo sembra poi il richiamo alla costituzione repubblicana dal momento che questa vieta in toto la riorganizzazione di partiti fascisti(legge troppe volte dimenticata) e che rischia oggi di essere modificata dal suo stesso partito.

Questa forte presa di posizione, non dimostrata a parti inverse in situazioni di ben più gravi portata, finisce con dare peso alle parole di Barsanti che paragonano l’antifascismo alla mafia e dalla quali non ci risulta esser stata presa nessuna distanza. Ci chiediamo cosa abbia mai fatto Tambellini per contrastare l’estrema destra che della sua cara dialettica democratica se ne è sempre infischiata.
Evidentemente Pd e Casapound hanno in comune più di quanto diano a vedere.
Per quanto ci riguarda continueremo ad opporci a chi predica odio, razzismo e violenza nei nostri quartieri. Se Tambellini intende essere il Sindaco dei fascisti a maggior ragione non potrà mai essere il nostro!
FUORI FASCISTI E PD DALLA NOSTRA CITTA’!

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