Incontro-dibattito sulla lotta per la casa in Italia questo sabato a San Concordio

Segnaliamo questa importante occasione di dibattito promossa dal Collettivo di Lotta per la Casa di Lucca che si terrà questo sabato alle 16:30 presso la biblioteca popolare di San Concordio.

ABITARE NELLA CRISI, SFIDARE IL PRESENTE
Un dibattito sulle prospettive della lotta per la casa in Italia

Sulla scia di alcune riflessioni prodotte dalla rete Abitare nella crisi, ci interessa aprire un dibattito sul ruolo che i movimenti di lotta per la casa hanno rappresentato in questi anni in Italia, sia in termini di capacità conflittuale che di ricomposizione di una classe frammentata e meticcia.

A seguire a partire dalle 19 si terrà un aperitivo per finanziare l’attività del Collettivo di Lotta per la Casa Lucca. Partecipano all’iniziativa:

Progetto Prendocasa Pisa
-Brigata Sociale Antisfratto (Viareggio)

“In questi anni le lotte per il diritto all’abitare non hanno ceduto il passo alla normalizzazione e alla guerra, condotta da Renzi e dal suo governo, contro i poveri e le periferie. Al contrario si sono sviluppate importanti resistenze e sperimentati preziosi processi di riappropriazione attraverso i quali migliaia di persone, non solo non hanno abbassato la testa, ma hanno riconquistato parte del proprio tempo, quote di reddito, spazi e possibilità di vita.

Picchetti contro gli sfratti e i pignoramenti, mobilitazioni contro le grandi catene della distribuzione di merci e alimenti, pratiche attive di solidarietà e mutualismo che hanno decine e centinaia di volte impedito i distacchi delle utenze o ne hanno prodotto il riallaccio, occupazioni di immobili inutilizzati e di appartamenti, lotte in difesa dei quartieri e dei territori per i servizi e per una migliore qualità della vita. Lotte e pratiche che hanno messo in campo forti rigidità (qui non si passa!) dimostrando l’irriducibilità di larghi settori popolari ai processi di dominio e sfruttamento ridisegnati dalla cricca renziana di concerto con l’élite europea dell’austerity e del mercato.

è ora non solo che queste lotte e questi processi di riappropriazione tornino a moltiplicarsi, ma che riescano a funzionare da catalizzatore di un malcontento e di una rabbia diffusa. è ora che l’irriducibilità espressa, si tramuti in mutamento radicale e collettivo dell’esistente. Un processo che non può di certo specchiarsi nell’offerta politica dei partiti e delle forze istituzionali che governano e che si candidano a governare il paese, nessuna esclusa, perché soltanto un rovesciamento dei rapporti di forza dentro la società può permettere ai desideri di mettere le gambe e forse le ali, di camminare e viaggiare dentro spazi reali di possibilità.”

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