Le lavoratrici delle pulizie continuano la mobilitazione. Presidio sotto la sede Dussmann questo sabato

Pubblichiamo il comunicato del Coordinamento in difesa delle lavoratrici Dussmann, costituitosi il 2 dicembre scorso in un’assemblea a Viareggio. Il coordinamento ha indetto per questo sabato mattina un presidio davanti alla sede della Dussmann di Pisa, lanciando l’invito alla massima solidarietà.

Già le lavoratrici delle pulizie dell’ospedale di Massa, appaltate alla stessa Dussmann, si erano mobilitate per motivi simili un paio di anni fa riportando una vittoria (ne avevamo parlato in questo articolo), mentre è di queste stesse settimana il parallelo attivismo delle lavoratrici delle pulizie delle Poste di Lucca, inquadrate sotto la Global Service. Segno che il livello di sfruttamento nel mondo degli appalti e delle cooperative (spesso in realtà multinazionali vere e proprie) ha raggiunto dei limiti che non sono più sopportabili anche a fronte di un contesto che vede l’aumentare del ricatto e la perdita di libertà sindacali sui posti di lavoro. Una situazione che ha tutte le condizioni per crescere in intensità e nella direzione dell’allargamento del fronte di lotta e di solidarietà.

SCENDIAMO IN PIAZZA A FIANCO
DELLE LAVORATRICI DUSSMANN

Quello che stanno vivendo le lavoratrici della Dussmann, la multinazionale tedesca che gestisce gli appalti per i servizi di pulizia e sorveglianza in diverse scuole della provincia di Lucca, è una vera e propria emergenza sociale.
In seguito a un indiscriminato taglio di risorse a livello centrale, l’ultima gara d’appalto CONSIP del 2013 ha comportato un dimezzamento dei fondi per gli stipendi e una conseguente diminuzione del monte orario complessivo, con grave danno economico per le lavoratrici che, pur avendo contratti che prevedono un monte ore e relativi stipendi più alti (e comunque al limite della sussistenza), sono ora costrette a lavorare per un monte ore più esiguo e con stipendi da fame.

Come si è arrivati a questo?

→ Nel tentativo, chiaramente vano, di salvaguardare i (bassi) livelli salariali, i sindacati confederali hanno siglato a livello nazionale un accordo al ribasso che prevede l’istituzione di una “banca ore” anche in negativo. Strumento, si poteva prevedere, alquanto pericoloso (e infatti non consentito dall’attuale CCNL di riferimento), nel momento in cui permetteva sì alle lavoratrici di salvaguardare i livelli salariali pur nella situazione di diminuzione delle ore; ma in realtà autorizzava allo stesso tempo l’accumulo sulla loro testa, come una “spada di Damocle”, di un monte di centinaia e centinaia di ore da restituire (non è dato sapere in quale modo, né quando) all’azienda.

→ Non è valso a sanare la situazione il progetto ministeriale di qualche anno fa denominato “scuole belle” che prevedeva il “pareggio” delle ore attraverso l’utilizzo del personale esternalizzato in opere di riqualificazione degli istituti scolastici. Nei fatti, le risorse di questo progetto nella provincia di Lucca non sono mai arrivate.

→ Grazie all’ennesimo accordo al ribasso firmato dai sindacati confederali, la Dussmann può utilizzare in maniera selvaggia la flessibilità non solo dell’orario ma anche della sede di lavoro. Al punto che al minimo cenno di dissenso verso le scelte aziendali le lavoratrici corrono il rischio di vedersi trasferire a decine di chilometri di distanza.

Ma non sono solamente le lavoratrici le vittime del taglio selvaggio delle risorse

I tagli dell’orario hanno comportato un carico maggiore di lavoro in un tempo più breve, con cumulo dei carichi di lavoro e conseguente peggioramento inevitabile della qualità del servizi tutto a scapito di chi frequenta giornalmente le aule scolastiche: studenti e insegnanti. Disagio che aumenta anche perché spesso l’azienda non fornirebbe i prodotti necessari alla pulizia, con gravi conseguenze sull’igiene e sulla sanificazione dei plessi scolastici.

Non possiamo nascondere infine le vere e proprie condotte antisindacali messe in atto dalla Dussmann: sono mesi che ai Cobas è impedito di svolgere la propria legittima attività sindacale, in quanto l’azienda si rifiuta di riconoscerci perché non firmatari del contratto nazionale, nonostante un’ampia giurisprudenza stabilisca l’opposto. E, ciononostante, le aziende e gli stessi sindacati confederali insistono nel tenere i sindacati di base fuori dalla stanza delle trattative.

Invitiamo quindi tutte le persone solidali (singoli cittadini, associazioni, realtà organizzate, ecc.) a scendere in piazza sabato 21 gennaio a partire dalle ore 9.30 davanti alla sede della Dussmann di Pisa, in via Matteucci 36 (Centro forum accanto a MediaWorld), insieme alle lavoratrici Dussmann.

LE LAVORATRICI DUSSMANN VOGLIONO RISPOSTE E LAVORARE CON DIGNITA’
LE SCUOLE DEVONO ESSERE PULITE!

Coordinamento in difesa delle lavoratrici Dussmann
Confederazione Cobas – Comitati di base della scuola e del privato delle province di Pisa e di Lucca

Per ulteriori aggiornamenti rimandiamo all’evento facebook.

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