Antifascisti contro CasaPound a Massarosa, cariche delle polizia a difesa dei fascisti
In un clima rovente come quello che si è aperto nell’ultima settimana dopo la tentata strage di Macerata compiuta dal fascista ed ex candidato della Lega Nord Luca Traini, ieri sera CasaPound ha pensato bene di presentare i suoi candidati alle prossime elezioni presso il municipio di Massarosa, tra Lucca e la Versilia. La sala istituzionale concessa dal PD a CasaPound per presentare le liste elettorali alla cittadinanza di Massarosa è stata riempita perlopiù da militanti di Lucca, Pietrasanta e Viareggio, che asserragliati e difesi dalla celere hanno consumato il comizietto parlando fra di loro.
Un centinaio di antifascisti si sono riuniti fuori e si sono diretti verso il municipio. La polizia ha caricato e manganellato ferendo anche una signora di settant’anni. La manifestazione non si è comunque dispersa, bloccando il traffico per oltre un’ora e scandendo slogan contro i fascisti del terzo millennio e i loro sodali in divisa sempre pronti a proteggerli. È stata inoltre sanzionata la vicina sede del PD, per attaccare la connivenza di questo partito con il rafforzamento del clima d’odio contro i migranti, fomentato dall’estrema destra e ratificato politicamente dall’operato di Minniti.
Se il sindaco Mungai si immaginava di poter dare il municipio a chi vuole abbruttire le nostre comunità facendo serpeggiare l’odio e i fascisti pensavano di trovare un terreno docile in Massarosa, questi hanno fatto male i loro conti. Chi abita, difende e fa vivere le periferie e la provincia dormitorio non ha permesso che l’iniziativa fascista si svolgesse nella regolare e silenziosa ordinarietà di un paese come Massarosa. Ci sono volute le cariche della celere per proteggere i fascisti dalla rabbia antirazzista, non ancora spenta sotto le colline tra Lucca e Viareggio.
Nella durezza dello scontro sociale e politico in cui siamo, l’azione di piazza tesa a ostacolare e a disturbare fisicamente ogni iniziativa fascista resta l’unica strada percorribile per chi non vuole consegnare l’antifascismo alle vuote celebrazioni memorialistiche o allo sgomento facebookiano per la barbarie che avanza.
Le aperte dichiarazioni di dissociazione dell’Anpi riguardo alla resistenza di ieri e la buffonaggine del sindaco Mungai che prima promuove in consiglio comunale una mozione per interdire gli spazi pubblici alle forze neofasciste e poi gli concede la sala ci confermano l’opportunismo strisciante e il paternalismo moralista da propaganda elettorale di quell’antifascismo “a chiacchiere” responsabile dello sdoganamento dello squadrismo nel nostro Paese. Buonista è chi tollera il fascismo. Compresi Pd e compagnia liberal.
In questo senso, la piazza di Macerata di domani, per tutti coloro che hanno la possibilità di raggiungerla è un appuntamento da non perdere per far emergere quel pezzo di paese (ad oggi, purtroppo, sicuramente minoritario) che non può più permettersi di stare a guardare mentre i tanti Luca Traini (e i tanti suoi mandanti morali) continuano a spargere odio e a compiere aggressioni in un clima di agghiacciante normalizzazione. È tempo di resistere, è tempo di essere partigiani. Qui e ora, nel 2018.
Di seguito, i comunicati del Cantiere Sociale Versiliese e di Potere al Popolo Viareggio, fra le realtà promotrici della contestazione a Casa Pound:
“Il Cantiere Sociale Versiliese ha partecipato stando in prima fila alla mobilitazione antifascista a Massarosa. I gravi fatti di Macerata e tutto il clima di xenofobia e razzismo che sta montando in tutto il paese ha responsabilità precise. I fascisti di Casa Pound non devono avere alcuna agibilità politica e ieri hanno dovuto svolgere la loro assemblea scortati e blindati. Mentre dentro il municipio facevano saluti romani e si raccontavano le loro demagogiche proposte politiche fuori la polizia caricava ingiustificatamente i manifestanti che non si facevano intimorire e si ricomponevano. Ieri eravamo in piazza a Massarosa come lo eravamo il 25 settembre quando facemmo allontanare quattro brutti ceffi neofascisti venuti in quell’occasione a contestare la decisione del consiglio comunale di votare un ordine del giorno che negava gli spazi ai fascisti. Quell’ordine del giorno approvato è stato, di fatto, disatteso ieri sera dal PD e dal suo sindaco Franco Mungai. C’è chi l’antifascismo lo vive come esercizio quotidiano e chi lo usa come slogan elettorale questa è la differenza tra noi e il centrosinistra.”
Cantiere Sociale Versiliese
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“A Massarosa stasera come a Pavia e Torino e altre città assistiamo ad una gestione dell’ordine pubblico scellerata e è irresponsabile. Cariche, manganellate e provocazioni gratuite.
L’incapacita del sindaco del PD Franco Mungai Ha rischiato di provocare dei seri problemi di ordine pubblico nel centro di Massarosa, non avendo mantenuto la promessa di negare gli spazi a forze neofasciste come aveva votato in un ODG in consiglio comunale con la sua maggioranza il 25 settembre scorso.
Difronte all’antifascismo aventiniano delle forze del centro sinistra e delle loro strutture sociali e sindacali di consenso.
Abbiamo deciso di sostenere un antifascismo popolare e sociale che si riprende le piazze con decisione e coerenza affrontando i manganelli della polizia di Minniti, che a freddo senza alcuna motivazione plausibile ha caricato provocando diversi contusi ,tra cui una signora 70enne.
Dopo queste tensioni abbiamo deciso di occupare simbolicamente la sede del PD che giudichiamo tra i principali responsabili dello sdoganamento fascista e del grave clima di intolleranza che si respira nel Paese.
Sosteniamo dunque oggi più che mai la scelta di manifestare sabato a Macerata, dove la mano terrorista di un ex candidato della Lega Nord stava per compiere una strage.
Come Potere al Popolo continueremo a presidiare le piazze e i quartieri per impedire agibilità a chi spaccia odio e intolleranza.”
Potere al Popolo Viareggio