Gli studenti del Paladini: “Strumentalizzati da Blocco Studentesco”
Riprendiamo il testo del volantino distribuito dal Collettivo Autonomo Paladini con cui gli studenti dell’istituto prendono parola in merito alla comparsata davanti alle telecamere compiuta da Blocco Studentesco (formazione giovanile di affiliata a Casa Pound) lo scorso 4 settembre davanti alla Provincia.
Secondo quanto affermano gli studenti del Paladini, nessuno dei fascisti del Blocco che hanno presenziato e che hanno rilasciato dichiarazioni ai giornalisti in quell’occasione, farebbe parte dell’Istituto Civitali e del Liceo Paladini: la loro presenza si configurerebbe quindi come una strumentalizzazione vera e propria a scopo pubblicitario, a cui avrebbe collaborato una (ex) rappresentante d’istituto del Paladini.
Senza entrare nel merito del travagliato percorso che ha portato al trasferimento degli studenti e delle studentesse dei due istituti in parte all’interno di locali dell’Itc Carrara e dell’ex ospedale Campo di Marte, e in parte in moduli pre-fabbricati collocati sempre a Campo di Marte a causa di una serie di lavori di messa in sicurezza della sede di Via San Nicolao, ci pare importante dare visibilità e diffusione a prese di parola come questa, che contribuiscono a ridimensionare il “volto di lotta” di cui i fascisti lucchesi si fanno vanto. Una mistificazione della realtà che prospera solo grazie a un giornalismo spesso pigro se non propriamente ossequioso verso tutto ciò che a Lucca viene fatto e detto (soprattutto detto) dalle formazioni di estrema destra.
PESCI VOLANTI E FASCISTI NELLE SCUOLE
Breve trattato sugli ossimori viventi
…e dove trovarli!
“Il più grande problema degli italiani è la memoria. Del resto si sa, non tutti studiano volentieri la storia, figuriamoci se addirittura la ricordano! Eh sì, son passati tanti anni dagli squadristi, dai saluti romani, dall’odio razziale, dall’ignoranza e dalla violenza. Evidentemente son tanti, certo, ma non abbastanza. Diceva un antico filosofo greco che il peggiore di tutti i mali è l’ignoranza, poiché con l’ignoranza si governano i popoli. L’ignoranza è la catena che lega l’uomo e lo rende schiavo di un’ideologia. Così bruciarono i libri, e ci sottomisero. Così entrarono nelle scuole, e ci traviarono. Loro, sì, loro misero l’uomo contro l’uomo. Il fascismo non è un’idea, un’opinione: il fascismo è un crimine, è il nero d’un tumore. Il fascismo è la pianta velenosa del campo della società, un’erbaccia da estirpare. Con la forza forse? Con la violenza? Diceva Spinoza nella sua Ethica che l’odio si combatte con l’amore, e l’ignoranza con la conoscenza! Allora è bene tenere lontani i fascisti dalle scuole, da quel poco di puro che rimane in questo mondo. Dunque contro questi parliamo: contro quelli che scimmiottano tempi ormai morti nascondendosi dietro le autorità, camminando sempre sulla passerella al confine tra il costituzionale e l’anticostituzionale. Useremo quanto di più caro abbiamo: la parola. Ascoltate quanto abbiamo da dire.
Sarà lo zelo eccessivo, o l’eccessivo vizio di intromettersi negli affari altrui che deve aver spinto i ragazzi del Blocco Studentesco a partecipare alla protesta del Paladini-Civitali tenutasi il 4 settembre 2018 presso Cortile degli svizzeri. O forse può anche darsi che si siano persi e trovati lì per caso, dal momento che pure lo scopo della loro protesta era stato scelto decisamente a casaccio. Tuttavia questo è quello che è successo ai ragazzi del Paladini-Civitali che avevano l’unica intenzione di meglio comprendere la situazione della loro scuola e venire a conoscenza della data di inizio anno: si sono trovati di fronte le bandiere del Blocco Studentesco. Le ragioni della loro protesta erano incongruenti con quelle del Paladini-Civitali, difatti quella del Blocco Studentesco non è stata altro che una mera provocazione nei confronti della provincia. Affermavano di non voler alcun container, desiderosi di una sede stabile, ma al contempo sicura, rifiutando qualsiasi altra soluzione temporanea. Il problema nasce dal fatto che nessun ragazzo presente del Blocco Studentesco era od è alunno presso il liceo Paladini oppure l’istituto Civitali. Sostanzialmente degli sconosciuti si sono aggregati a noi (o quantomeno ce li siamo trovati già lì) con lo scopo di protestare per qualcosa di irrealizzabile, una sorta di infantile capriccio, facendo le nostre veci di studenti, quando nessuno glielo aveva chiesto. Il motivo originario della protesta non era quello di andare contro la possibile soluzione – peraltro già in atto – di allestire dei container. Questo però è ciò di cui si sono lamentati i ragazzi del Blocco Studentesco.
Tuttavia niente è senza ragione, e tutto può essere spiegato. Cosa ci facevano alla protesta? Non è stato il libero arbitrio, né il dolce richiamo delle sirene a portarli presso Cortile degli svizzeri, bensì una delle rappresentanti del liceo Paladini. La ragazza, difatti, all’insaputa di tutti gli studenti del Paladini-Civitali, aveva invitato per l’appunto il Blocco Studentesco alla manifestazione. Neppure sui volantini preparati il giorno precedente figurava il logo del movimento, né un accenno, né niente. Al perché lo abbia fatto, risponde – testuali parole- : “altrimenti non sareste venuti”. Gran bella rappresentanza, senz’altro molto coerente, un po’ così à l’italienne. Cosa ha generato tutto ciò? Degli studenti ignari dell’ideologia del Blocco Studentesco sono stati strumentalizzati e ora presenziano nelle foto dei giornalisti dietro allo striscione del movimento. Tuttavia appena hanno saputo il movente della protesta del Blocco Studentesco si sono subito dissociati, ora si indignano – secondo ragione – per il comportamento decisamente scorretto della (ex) rappresentante d’istituto. Inoltre, sia Lucca in Diretta che il giornale La Nazione hanno riportato – in aggiunta alle foto dello striscione – alcune dichiarazioni degli studenti del Paladini-Civitali. Tuttavia nessuno studente ha rilasciato dichiarazione alcuna, infatti a rilasciare dichiarazioni sono stati i ragazzi del movimento. Non vogliamo farne una colpa ai giornalisti, ma smentiamo ogni affermazione ricondotta a noi, studenti del Paladini-Civitali. Tutto ciò lede la nostra immagine, noi non abbiamo espresso ancora il nostro parere. Ciò che è stato affermato dal Blocco Studentesco non è il nostro pensiero. Il Blocco Studentesco non ci rappresenta. Noi dissentiamo e ci dissociamo da quanto detto e fatto.
Il liceo “A. Paladini” e l’istituto “M. Civitali” smentiscono quanto avvenuto in Cortile degli svizzeri.
Vogliamo parlare per caso dell’incoerenza dei ragazzi che si ispirano all’ideologia fascista ma che fanno uso della protesta, lo strumento marxista per eccellenza? Vogliamo forse parlare di inneggianti al fascismo che protestano per la scuola? Non ve n’è alcun motivo, ci ha già pensato Aristotele a questo. Scrisse un libro su gli animali più strani e misteriosi…come pesci volanti, grifoni, cavalli che nuotano negli oceani. Forse in questo bestiario ci saranno anche i fascisti nelle scuole. Insomma…animali fantastici e dove trovarli!”