10/10 a Lucca. Una piazza resistente, per tornare a respirare

Sono state quasi un centinaio le persone che ieri si sono a poco a poco aggiunte al presidio sotto la prefettura contro i decreti su Sicurezza e Immigrazione di Salvini. Tante le generazioni presenti, tanti i gruppi, ma anche i singoli che hanno sentito la necessità di esserci, di rimettere piede in quelle piazze della nostra città che ormai da più di un anno (se si fa eccezione per l’ultimo 25 aprile) non venivano riempite da contenuti e parole d’ordine quali antifascismo militante, antirazzismo di classe (“La guerra tra poveri la vincono i ricchi” recitava uno degli striscioni), lotta per il diritto alla casa, unità di tutti gli sfruttati, denuncia della repressione poliziesca dentro le scuole e contro i movimenti di lotta.

Importante la presenza solidale dei compagni e delle compagne del movimento di lotta per la casa di Viareggio, che hanno deciso di unirsi a noi rinnovando ancora una volta delle relazioni di solidarietà costruite negli anni e che nella durezza della fase che attraversiamo sono davvero preziose.

A tutte le persone scese in piazza ieri, va il nostro ringraziamento e l’invito a tenerci vicini: ci sarà bisogno di scendere altre volte in piazza, e di rendere queste piazze ancora più numerose e combattive. Ieri c’era bisogno di dare un segnale, di far vedere che sul nostro territorio esiste ancora un’opposizione sociale antifascista, antirazzista e anticapitalista del tutto diversa da quella del centro-sinistra istituzionale. E così è avvenuto.

La partecipazione di ieri, durante un giorno lavorativo e con un preavviso di pochissimi giorni, dimostra che per quanto ancora piccolo, c’è uno spazio di azione politica per le nostre idee. A tutti/e noi, insieme, il compito di portarle avanti con convinzione, nonostante il vento contrario.

A seguire, il volantino che abbiamo distribuito in piazza:

 

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