In centinaia in corteo contro gli assi viari. “Non molliamo di un passo!”

Dal corteo contro gli assi viari di sabato 13 aprile

Sabato mattina è partito da Piazza Aldo Moro, di fronte al municipio di Capannori, un nutrito corteo di qualche centinaio di veicoli per protestare contro il progetto di ANAS degli assi viari, per chiedere alle amministrazioni di Lucca e Capannori di opporsi al progetto. Il corteo è stato organizzato dal “Comitato contro gli Assi Viari” in collaborazione con CIA e Coldiretti, presente anche Legambiente. Il corteo ha poi attraversato la via Pesciatina fino a Lucca e si è fermato presso lo stadio cittadino, per poi ripartire verso Antraccoli, area di snodo del progetto. Casus belli per la manifestazione è stato l’avviamento dell’iter di approvazione del progetto definitivo dell’asse nord-sud da parte delle amministrazioni locali, con conseguente esproprio di ben 1084 proprietari divisi equamente tra i comuni di Lucca e Capannori tra privati, industrie e aziende agricole, per una superficie complessiva di 40 ettari di terreno.Il Comitato contro gli Assi Viari (qui puoi visitare il loro sito: http://assiviarilucca.it/) è nato nel 2002 come coordinamento di vari nuclei di protesta contro l’opera che erano sorti spontaneamente nelle varie frazioni toccate. Il progetto degli assi viari, già depositato presso il comune ed in attesa di approvazione definitiva, prevede la costruzione di due assi viari che attraverserebbero la piana in direzione nord-sud (dal Brennero alla rotatoria “di Antraccoli est”), ovest-est (dalla rotatoria “di Antraccoli ovest” alla rotatoria vicino all’ospedale San Luca) ed est-ovest (dalla rotatoria “di Antraccoli est” al casello autostradale in località Frizzone).

 A fare da testa al corteo sono i trattori degli agricoltori della piana, decorati con slogan come “Assi viari=agricoltori al muro” o “Assi viari/morte della piana”, a seguire auto di privati cittadini. Secondo il comitato infatti il progetto porterebbe alla devastazione della piana, senza arrecare alcun vantaggio concreto. Le nuove strade infatti alleggerirebbero solo marginalmente il traffico sulle arterie già esistenti, andando invece a portarlo laddove non c’era mai stato, con le problematiche che esso comporta. L’impatto ambientale e sulla salute umana sarebbe infatti non indifferente, si pensi al consumo del suolo, all’inquinamento acustico, dell’aria,  e delle falde acquifere sottostanti. Particolarmente danneggiate sarebbero le aziende agricole, che vedrebbero in alcuni casi frammentare i propri terreni, attraversati dalla strada, perdendo tra l’altro un’eventuale etichettatura “Bio” e un taglio all’approvvigionamento idrico a causa della tombatura dei pozzi.

Per aggiungere al danno la beffa, gli assi non andrebbero ad avvantaggiare la viabilità della piana, che paradossalmente verrebbe spezzata da un vero e proprio muro d’asfalto e nemmeno le industrie locali, scavalcate dai cavalcavia. L’unica utilità sarebbe per le imprese della Garfagnana, che avrebbero una via preferenziale per il casello di Lucca (e quindi ci dovremmo stupire poco se tra i difensori del progetto c’è Marcucci in persona).

Una piccola vittoria rispetto agli obiettivi prefissatisi il corteo l’ha già ottenuta: sia il sindaco di Capannori Luca Menesini (PD) che il consigliere regionale Gabriele Bianchi (M5S, presente alla manifestazione) hanno espresso i propri dubbi sull’attuale progetto degli assi, senza però definirsi opposti all’opera in sé. D’altro canto il comitato commenta la giornata in questo modo, rilanciando in avanti la mobilitazione e incalzando proprio le amministrazioni locali:

“Questo è solo l’inizio, non ci accontentiamo certo di un corteo. Siamo pronti a scendere di nuovo in piazza e presso tutte le sedi opportune affinchè Anas venga ostacolata in tutti i modi nella realizzazione dell’opera. Il progetto va ripensato dalle fondamenta, e non saranno certo alcune modifiche a farci cambiare idea. Lo hanno detto a chiare lettere i garanti dell’inchiesta pubblica e questo non è stato rispettato sino ad oggi. Ben vengano amministrazioni pubbliche contrarie ma adesso vogliamo atti vincolanti. Basta slogan da campagna elettorale. Non molliamo di un passo!”

è infatti previsto per martedì 16 Aprile (stasera) presso Palazzo Santini un consiglio comunale a Lucca sul progetto insieme ai rappresentanti di ANAS, consiglio comunale di cui però il comitato denuncia in una nota il suo carattere di passerella di favorevoli all’opera, senza possibilità di un reale e partecipato contraddittorio da parte di chi invece vi si oppone:

“Il Lupo perde il pelo ma non il vizio.

Lucca ha da sempre ostacolato la partecipazione dei cittadini, specialmente quando in città viene invitata ANAS.

E così anche stavolta il tanto atteso Consiglio Comunale sarà ben poco aperto. La farsa organizzata per domani – in pieno orario di lavoro – si rivelerà la solita inutile sfilata politica davanti ai progettisti, già venuti in città per presentare il ben noto “troiaio” a porte chiuse di fronte ai soli Yes man.

Cosa si vuole nascondere? Il dissenso della popolazione?

Già durante l’inchiesta pubblica ANAS ha dovuto fare le valigie e tornarsene a Roma con la coda tra le gambe. Da quel momento viene evitato qualsiasi confronto diretto. Viene da pensare che manca il coraggio di sostenere questo progetto.

Quindi anche stavolta i cittadini non potranno intervenire ma solo assistere passivamente, alla faccia della partecipazione e del confronto con cui i nostri politici si riempiono la bocca.

Per i cittadini pare che sarà organizzato un secondo Consiglio comunale, giusto per dare un contentino nel chiaro tentativo, alquanto goffo, di sottrarsi alle critiche.

Cari signori, noi ci saremo ed anzi diamo appuntamento a tutti coloro che sono contrari al progetto. Ci faremo sentire ugualmente, basta con questi mezzucci, basta nascondersi, ognuno si prenda le proprie responsabilità!”

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