Quali rischi dal 5G? Intervista al comitato lucchese contro le nuove antenne

A cosa serve il 5G? Ma soprattutto a chi serve? Quali sono i rischi e come è possibile far luce su tutti gli aspetti di questa tecnologia?

Giovedì 23 gennaio abbiamo incontrato due membri del comitato NO5G Lucca per informarci riguardo al loro operato, il gruppo controbatte la nuova tecnologia che mina la salute, la privacy e la libertà delle persone.

Riportiamo di seguito l’intervista al comitato, che nel frattempo ha già promosso alcuni volantinaggi fra Lucca e Capannori per sensibilizzare la cittadinanza su questo tema.

 

A cosa serve il 5G, quali sono i rischi, come e perché si  è formato il comitato NO5G?

Il 5G è la quinta generazione dei telefoni cellulari, usa un campo di radiazioni poco studiate e questo è particolarmente in discussione perché non si conoscono gli effetti che possono avere sulle persone. 

 

Perché si è formato il comitato NO5G? Come si è formato?

Il comitato si è formato da un mio invito pubblico ai cittadini, che erano dubbiosi sul 5G, di incontrarci. È nato perché c’è un certo numero di persone preoccupate dell’entrata in funzione di questa nuova tecnologia. Negli ultimi mesi sono uscite delle ricerche scientifiche italiane e statunitensi che mettono sotto accusa anche il 3G e il 4G.

 

Quindi noi sappiamo che il 5G soprattutto, ma come immaginiamo anche il 3G e il 4G, hanno molte conseguenze gravi a livello sanitario.

Secondo alcuni sì, altri che si oppongono dicono di no. Però una sentenza della scorsa settimana del tribunale di Torino ha riconosciuto il danno ad un lavoratore che lavorava un certo numero di ore al giorno al cellulare e non era 5G.

 

E riguardo al 5G noi abbiamo saputo che può provocare tumori rispetto alle tecnologie precedenti?

I tumori prodotti dalle radiazioni, dalle radioonde, si manifestano o dopo una decina d’anni o dopo un intenso e prolungato uso del cellulare per circa 2000 ore, quindi uno che sta tutto il giorno col telefonino lo può manifestare (il tumore) prima dei dieci anni. Il ragazzo di Torino è uno di questi casi.

 

E oltre all’aspetto sanitario noi sappiamo che per la privacy, la sicurezza…

Sì, però l’aspetto sanitario io lo vorrei allargare perché ci sono documentazioni scientifiche ben sostenute che parlano di altri effetti delle radioonde. In particolare sulla fertilità delle persone, infatti è in calo negli ultimi anni guarda caso nei paesi più evoluti, e di problemi al cuore. Quindi è una gamma di effetti che non si limita ai soli tumori e questo è bene sottolinearlo perché la gente non ne è informata.

 

E oltre l’aspetto sanitario che è molto importante c’è anche quello del controllo sociale, della sicurezza e della privacy riguardo il 5G.

C’è un secondo aspetto sanitario che io vorrei sottolineare perché è sociale ed è l’influenza che ha sul cervello. L’Organizzazione mondiale della sanità ha riconosciuto una nuova malattia che è la demenza digitale, cioè è un abuso dei cellulari, o l’effetto delle microonde  che partono dalle antenne per chi non abusa i cellulari, provoca alterazioni del cervello. Detto questo si può passare all’aspetto che dite voi e che certo è la sicurezza personale. Non so se qualcuno di voi ha seguito la polemica che c’è a livello scientifico sul fatto che da una semplice immagine, una foto scattata con telefonino o con un apparecchio fotografico si pretende di individuare completamente la personalità di una persona. Quindi fotografando te e andando ad esaminare la tua fotografia posso dire se sei una delinquente in atto, o su un ragazzo di dieci anni se è un potenziale delinquente e quindi posso prendere dei provvedimenti anche se non mi risulta, fino ad ora, che abbiate fatto qualcosa. Poi c’è un’altra cosa che posso solo accennare perché è stata pubblicata ieri e non ho ancora avuto il tempo di leggerla: quando voi scattate una foto dal cellulare elementi della foto a vostra insaputa vengono aspirati da questo grande sistema, di questo però ho letto solo il titolo e perciò non posso dirvi di più.

 

Inoltre abbiamo letto un articolo riguardante il 5G sperimentato in Africa e in paesi non europei e, proprio in Africa, è stato usato tramite delle telecamere che riuscivano a percepire l’andatura di una persona e riconoscerla.

Sì, questo rientra in quella problematica che ti dicevo prima, da un’immagine secondo come cammini pretendono di sapere se sei o meno un delinquente.

 

Volevamo anche chiedervi se siete in contatto a livello nazionale con altri comitati NO5G.

Noi sì, stiamo entrando in contatto con altri comitati, sono stato con Patrizio per vedere due persone a Pistoia sabato scorso che c’era stata una bellissima coppia di conferenze di uno scienziato e fisico Bersani e la biologia dottoressa Gentilini, e lì c’erano diversi gruppi toscani con cui abbiamo scambiato pareri. Poi domani  [venerdì 24 ndr] avremo un volantinaggio nel pomeriggio eccetera ma io non ci sarò perché a Firenze ci hanno chiesto una presenza perché si sono riuniti una serie di gruppi toscani perché vogliono fare un’azione. Vedremo, insomma siamo stati invitati, abbiamo accettato di andare ed è importante questa connessione nazionale ma è altrettanto importante esserci localmente.

 

E quindi sempre a livello nazionale lo scenario dei comitati NO5G sembra forte, seguito o per adesso vi state ancora facendo conoscere?

In Italia ci sono gruppi sicuramente forti ed è un pullulare di nuovi gruppi ora quindi siamo in una fase di allevamento si può dire.

 

Come vi siete mossi in queste settimane? Quindi che riscontro avete trovato a Lucca e all’assemblea pubblica della scorsa settimana?

Di assemblee pubbliche ne abbiamo già fatte 3. La situazione è, oggettivamente essendo onesti, che il numero di cittadini sensibilizzati è ancora basso, a questa assemblea abbiamo avuto 30 persone più o meno, alcune le stesse in tutte e 3 che hanno ruotato. Ora ci stiamo ponendo il problema di vivacizzare la situazione, per questo cominciamo con dei volantinaggi e se volete dopo vi do un po’ di volantini. Io personalmente sto abbozzando un documento che non è definitivo ma serve a spiegare la cosa in termini un po’ chiari… Perché i libri scientifici ci sono ma il linguaggio degli scienziati non è quello del cittadino comune per spiegar loro quali sono i problemi.

 

E invece avete rapporti col comune? Ad esempio ho saputo che avevate mandato una lettera al comune che non ha mai avuto risposta.

No non ha mai avuto risposta. Ne consegneremo una seconda sabato mattina insieme ad un regalo per il sindaco, un libro sui problemi delle radio onde con l’invito a documentarsi, che secondo la nostra opinione il sindaco si è fidato di assicurazioni ma non è documentato.

 

Quindi lui non ha ancora messo alcuna parola rispetto al 5G?

Il fatto che la città di Lucca, l’amministrazione di Lucca, abbia accettato di far parte del progetto europeo 5GCity, dichiara che l’amministrazione è favorevole.

 

Perché io avevo letto che dei sindaci non erano stati messi a conoscenza dell’installazione del 5G nelle loro città e quindi anche per i sindaci era stata una sorpresa.

Ma non direi tanto che è stata una sorpresa, tant’è vero che 125 comuni italiani hanno rifiutato l’aggiunta di altre nuove antenne nel loro territorio comunale, cosa che la legge consente, perché il sindaco è legalmente responsabile della salute dei propri cittadini sul proprio territorio e quindi dovrebbe preoccuparsi di questo. A me sembra che il sindaco di Lucca non se n’è preoccupato affatto come del resto quello di Capannori. Stasera [giovedì 23 gennaio ndr] c’è una conferenza pubblica organizzata dal comune a Capannori e noi ci saremo per portare le nostre opinioni.

 

Vi chiediamo anche se avete in programma delle iniziative, ma sappiamo che domani [24 gennaio] sarete a Capannori e poi il 25 avete questa passeggiata.

Dopodomani il pomeriggio in centro città.

 

Siete in contatto con altri comitati della lucchesia?

In questo momento non abbiamo contatti. Abbiamo un contatto per esempio con quello della scuola dell’asilo Moni, che hanno citato in tribunale la giunta, però hanno preferito continuare la loro strada, forse a ragione. Ma io mi auguro che i comitati prolifichino, perché un grande comitato è combattibile, venti piccoli comitati sono inafferrabili.

 

L’ultima domanda riguarda le vostre assemblee che fate immagino una volta a settimana. Ci chiedevamo come una vostra assemblea era strutturata.

Allora, noi siamo strutturati così. L’assemblea, la prima, ha nominato un coordinamento che si riunisce settimanalmente in questa stanza. Il coordinamento in cui le persone non sono fisse, ma alcune ruotano, perché abbiamo avuto un caso di due persone che si sono trasferite da Lucca proprio in questo periodo, e poi per una questione di principio, noi vogliamo che il coordinamento non sia una struttura che dirige, e quindi vogliamo che le persone nel coordinamento ruotino. Il coordinamento una volta al mese organizza un’assemblea, infatti ne abbiamo già fatte tre, ne faremo una quarta a inizio febbraio, e riceve dall’assemblea delle indicazioni sulle cose da fare e lui, il coordinamento, cerca di realizzarle.

 

Avete dei contatti con partiti politici di Lucca?

No, non abbiamo contatti e su questo sono sincero, noi non abbiamo prevenzioni verso nessuno. Nel senso, la nostra battaglia è sul 5G e se qualcuno ci vuole aiutare… però senza confonderci, una cosa sono i partiti e una cosa siamo noi, certo se l’opposizione in comune avesse il coraggio di alzare un po’ la voce, noi saremmo contenti. Anche se è un’opposizione che magari alcuni di noi politicamente non condividono, ma vogliamo separare i due argomenti.

 

Non avete paura che se un partito venisse a darvi il suo appoggio, sia solo in favore di una manovra politica?

Certo che ne abbiamo paura, per cui noi non chiediamo l’appoggio, chiediamo solo di condurre le azioni nei confronti del comune. Ma noi il nostro appoggio ce lo stiamo creando e non vogliamo che sia un appoggio partitico.

 

Ok, per adesso nessun partito ha parlato di voi o ha accettato le vostre idee o le ha divulgate?

Per ora non mi risulta che nessun partito abbia cercato in qualche modo di agire in collaborazione con noi.

 

Contatti:

Pagina facebook: https://www.facebook.com/STOP-5G-Lucca-2225749077543361/

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