“Dove sono i nostri soldi?”. Lavoratori e disoccupati di Lucca e provincia sotto l’Inps

Dopo circa un mese e mezzo di volantinaggi, striscioni sul territorio e testimonianze di lavoro e non lavoro durante e dopo la pandemia raccolte sulla propria pagina facebook, il gruppo “Lavoratori e disoccupati di Lucca e provincia” ha fatto oggi la sua prima uscita pubblica in piazza sotto la sede Inps del capoluogo. Una cinquantina i presenti, tanti gli interventi al megafono per condividere le proprie storie di disagio socio-economico, dai pagamenti in ritardo cronico (specie per quel che riguarda le casse integrazioni) ai criteri escludenti per l’assegnazioni dei sussidi, denunciando le responsabilità di governo e Confindustria e ribadendo la propria indisponibilità a pagare i costi di questa crisi. “Inps e governo, dove sono finiti i nostri soldi?”, “Basta esclusioni, Reddito di emergenza per tutti”, “Esigiamo rispetto”, gli slogan scelti per gli striscioni.

Il tenore e il numero degli interventi lasciano presagire che questa protesta non è affatto destinata a spegnersi. Di seguito il comunicato del gruppo sulla giornata di oggi: 

 

“LAVORATORI E DISOCCUPATI DI LUCCA E PROVINCIA SOTTO LA SEDE INPS: DOVE SON FINITI I NOSTRI SOLDI?

Oggi come lavoratori e disoccupati abbiamo deciso di andare sotto l’INPS di Lucca per battere cassa. È dagli inizi di maggio, ancora sotto quarantena, ognuno chiuso nella propria casa, che tramite facebook riceviamo testimonianze di operai di fabbrica, disoccupati, insegnanti, operaie parrucchiere, infermieri, studenti lavoratori, operai agricoli, rider, operai dello spettacolo e potremo continuare, tutta gente come noi che fin’ora non ha visto neanche un euro da chi, a chiacchiere, ha detto che non avrebbe lasciato solo nessuno…

INPS E GOVERNO dicono di averci riempito di soldi ma a noi sembra che fin’ora ci hanno solo riempito di chiacchiere.

È dagli inizi di maggio che ci raccontiamo fra di noi le nostre situazioni personali di lavoro e non lavoro per sentirci meno soli, mettendo in comunità l’uno con l’altro i problemi, e la situazione che viene fuori non è più sopportabile.

Ore e ore di lavoro pagate una miseria, giovani che consegnano in bici panini che si son dovuti comprare mascherine e gel igienizzante da soli e se forano una gomma vengono penalizzati dal sistema app che controlla il lavoro, contratti farlocchi per farti lavorare il quintuplo delle ore, baristi che hanno riaperto la saracinesca con mille difficoltà ma che rischiano di richiudere, famiglie escluse dal reddito, cassaintegrati sulla carta che non possono lavorare ma non ricevono un quattrino da mesi, operatori sanitari in reparto covid costretti a portarsi da casa le mascherine a filtro facciale e riutilizzarle per giorni, turnisti di fabbrica a cui i dispositivi sono arrivati a fine pandemia…

Noi lavoratori e disoccupati vogliamo il rispetto che inps, governo, istituzioni e grandi padroni ci tolgono ogni giorno, vogliamo che le casse integrazioni siano date tutte, complete e subito, vogliamo il reddito di emergenza aumentato ed esteso.

La nostra gente non dovrebbe vivere la paura di agosto per i licenziamenti di nuovo possibili o della fine del mese per sfratti e distacchi delle utenze…

Il governo, -responsabile del disastro sanitario e sociale – e le grandi aziende, i padroni e Confidustria – che è stata capace di mandare a farsi contagiare migliaia di lavoratori in piena pandemia – hanno la responsabilità di far vivere nella paura, nella frustrazione e nella rabbia noi lavoratori, noi disoccupati, le nostre famiglie e la nostra gente. Ci sono stati +274.000 disoccupati ad aprile e +746.000 persone hanno ormai rinunciato a cercare lavoro.

Il reddito di emergenza aumentato ed esteso, la cassa integrazione immediata e il lavoro stabile, sicuro e dignitoso sono il minimo che ci spetta.

Non è più tempo di rimanere soli, non è più tempo di subire e basta. I lavoratori e disoccupati di Lucca e provincia esigono rispetto, se lo andranno a prendere e se lo prenderanno.

LAVORATORI E DISOCCUPATI 🇮🇩🛠 DI LUCCA E PROVINCIA”

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