Iniziativa di Potere al Popolo Lucca sul welfare europeo, tra resistenza e sopravvivenza

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Data / Ora
Date(s) - 07/02/2018
17:30

Luogo
Dopolavoro Ferroviario di Lucca

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Dall’evento facebook Sussidio per rimpatriati: una strategia di autoreddito

“Ci servono i soldi per vivere.
Ci servono i soldi per pagare l’affitto, per spostarsi, per uscire di casa e incontrarsi con gli altri.
I servizi pubblici non esistono più e anche per poter lavorare bisogna pagare.
Bisogna trovare i soldi per tirare avanti mentre si fa un tirocinio gratuito o uno stage.
Coniugare fare il cameriere in provincia con l’Università è un equilibrio precario destinato a rompersi.
Ci vuole una base economica per mettersi in proprio e non tutti hanno una famiglia alle spalle.
Il progresso avanza, il turismo prospera, i grandi eventi e la sharing economy devastano la nostra città.
Eppure siamo sempre al verde. 

Esistono ancora nascoste dalla burocrazia degli stati, forme residuali di sussidi e di welfare, il problema è conoscerle e saperle sfruttare.
Alcuni di noi hanno imparato ad approffittare del “Sussidio per rimpatriati (500€ x 6mesi)” e pensiamo che sia opportuno condividere queste informazioni.
Aiutandoci a vicenda e sostenendoci è possibile collettivizzare i propri problemi e lottare per risolverli.
Abbiamo così pensato di ritrovarci per una chiacchierata, aperti a qualsiasi altro contributo su opportunità sparse per l’europa e per il mondo.
Per prendere il sussidio è necessario lavorare sotto contratto regolare all’estero per almeno 1 giorno ed iscriversi al ritorno nelle liste del disoccupati.

Nella prima parte alcun* compagn* e ragazz* che hanno ottenuto questo sussidio raconteranno come hanno fatto a prenderlo, come hanno trovato l’azienda agricola, come è andata la loro esperienza sia dal punto di vista del lavoro che umano e tutte gli ostacoli della burocrazia che hanno affrontato al ritorno.
Come abbiamo detto saremo molto felici di venire a conoscenza e confrontarci anche con coloro che hanno effettuato altri lavoretti stagionali che potrebbero interessare a tutt* (Fragole in Danimarca, Mirtilli in Scozia , o mandarini in Corsica).
Tanti sono i pregiudizi su questi lavori ma queli che li hanno fatti li raccontano spesso come momenti faticosi ma non usuranti in cui si entra a contatto con altre persone, in posti bellissimi.

Il lavoro stanca. Ma ogni lavoro quanto stanca?

Giovedì parliamo appunto, di 500€ al mese per 6 mesi, di colazioni alle 8 mattina a base di Saucisson e vino e panorami fatti di vigneti e pascoli.
Chiunque sia interessato a informazioni su come trovare lavoro in vendemmia in Borgogna e Beaujoulais, come muoversi con l’Inps, oppure voglia portare un contributo su altri lavoretti stagionali è invitatissimo a venire.

Nella seconda parte dell’assemblea ci piacerebbe capire se è possibile strutturare un discorso di sindicalismo di base per difendersi da tutti le altre difficoltà quotidiane che il capitalismo e la burocrazia ci pongono.
Il discorso è molto vago e ampio, ma le domande principali a cui dobbiamo rispondere crediamo possano essere riassunte da queste due.
Qual è il welfare che desideriamo?
Conosciamo le briciole di questo welfare che sono presenti oggi in Italia?

Quindi:

Ci sono finanziamenti per gli affitti?
Come si partecipa ai bandi di finaziamento?
Come funziona la disoccupazione e quali esoneri si hanno quando non si lavora?

Se volete condividere le vostre esperienze e conoscenze siete inviati a partecipare all’iniziativa.
Ogni contributo è prezioso, non lasciamo sconfiggere dal capitale e dalla solitudine!”

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